Partiamo in una fredda e piovosa mattina di Novembre con l'animo un po' incerto.
L'unico conforto e' l'idea che sull'Altopiano (soprattutto nella zona delle Melette) il clima e' sempre un po' per conto suo.
Infatti a Campomulo non piove ed il cielo sembra un po' piu' chiaro.
Dopo il lento avvicinamento in auto lungo lo sterrato (abbastanza sconnesso) arriviamo in localita'
Tiffgruba dove parcheggiamo.
Lungo la fascia di rocce che si trova all'inizio del sentiero si notano resti di un ospedale militare.
C'e' subito una larga mulattiera che sembra un autostrada, cosi' ci distraiamo chiaccherando e per poco non vediamo la freccia che sale a sx (del resto ben nascosta da un mugo).
Con uno strappetto di 100 metri ca., si attraversa uno sterrato e si giunge a Malga Fossetta.
La passeggiata prosegue su una tranquilla mulattiera con leggeri saliscendi.
Il tempo tiene e quando giungiamo in prossimita' dei Castelloni appare addirittura un raggio di sole che un po' alla volta apre uno squarcio di cielo azzurro.
Riprende la salita e arriviamo al bivio dome comincia l'anello dei Castelloni. Giriamo a dx e ci accorgiamo che non siamo ancora nella zona vera e propria del labirinto che in effetti copre un'area abbastanza ristretta. Al bivio sucessivo teniamo la sx (le segnalazioni sono molto chiare) e di li' a poco incontriamo la tabella dove comincia il Labirinto vero e proprio.
L'ambiente e' veramente suggestivo.
Il percorso e' ben segnato ed e' impossibile perdersi. Cio' nonostante e' bene tenere d'occhio sempre le frecce perche' spesso il percorso va nella direzione meno prevedibile.
Per chi non se la sentisse di infilarsi in questo dedalo puo' sempre farsi un'idea del posto rimanendo sul sentiero vero e proprio (n.845/842) che attraversa il complesso di rocce nel mezzo.
Ad un certo punto ci si trova sul ciglio della Valsugana e la visione e' da mozzafiato.
Purtroppo il panorama e' sempre negato dalle nuvole che coprono tutte le cime vicine e lontane.
Giunti sulla sommita', pero',un improvviso colpo di vento sposta un po' di nuvole e si apre un attimo la vista in direzione della Caldiera e l'Ortigara.
Superiamo un passaggio con corda fissa (attenzione) e poi scendiamo di un paio di metri da una roccetta (buoni appigli + chiodo).
Dopo numerosi avanti e indietro, svolte, gallerie e scalette arriviamo alla fine del percorso decisamente divertiti.
Le ore di luce pero' sono poche e questo labirinto ci ha portato via molto tempo.
Per cui dopo una breve sosta ci rincamminiamo completando l'anello del sentiero 842/845 e riprendiamo la via dell'andata.
Accesso:
Altopiano di Asiago - dal centro di Gallio direzione Foza/Enego. Prima di uscire dal paese svoltare a sx (indicazioni impianti Sci/Fondo Campomulo). Proseguire per Malga Lozze fino al Bivio Tiffgruba.