Procediamo tra due alti muri alzati dallo
spazzaneve, e fatichiamo a capire dove siamo. Finalmente giunti al
Passo Coe e parcheggiata la macchina ci prepariamo per
l'escursione, o meglio la passeggiata visto che nessuno di noi ha
voglia di camminare troppo.
Il percorso che abbiamo in mente e' stato in
parte tracciato, come le piste da fondo dall'altra parte della
strada, ma e' riservato alle escursioni con le ciaspe. C'e' molta
gente con le racchette da neve ai piedi: ormai sono diventate una
moda.
Seguiamo un percorso alternativo per godere
della bellezza della neve, anche se in superficie e' un po'
ghiacciata. Fa molto freddo. Per un po' ci dimentichiamo di tutta
la gente sulla pista battuta ma poi siamo costretti ad incrociarli,
proprio ai piedi della ripida salita. Fino ad allora avevamo
chiacchierato allegramente, godendoci il leggero saliscendi ed il
panorama, ma adesso tocca faticare, anche se per poco.
Lo stretto sentiero sale velocemente creando
qualche leggero problema al fiato ed il ghiaccio compatto ci
costringe a prestare molta attenzione ed a contare sui ramponcini
delle ciaspe. Una veloce sosta a meta' strada ci permette di
scambiare quattro chiacchere con altra gente che sta percorrendo la
stessa via e rinfrancare qualcuno in difficolta'.
Finalmente siamo in cima e ci possiamo godere lo
splendido panorama. La visibilita' e' ottima ed un leggero vento
non ci infastidisce. Ci scateniamo con le foto e poi andiamo verso
malga Piovernetta per trovare un buon posto per mangiare le nostre
provviste. La neve adesso e' davvero alta e farinosa.
La malga e' quasi completamente sommersa dalla
neve. Con sorpresa notiamo che e' aperta: c'e' uno stretto
passaggio scavato nella neve che permette di entrare. Dentro c'e'
molta gente ed una stufa a legna che va a tutta birra. Ci sediamo
godendoci il bel calduccio e mangiamo allegramente. Alle fine
mettiamo un'offerta nella cassettina.
Non restiamo molto perche' fuori fa freddo e
temiamo di soffrire la differenza di temperatura. Infatti appena
usciti veniamo inondati dal vento freddo: ci sbrighiamo a
ripartire.
Per il ritorno decidiamo di tagliare per il
bosco, inventando un percorso alternativo. Ne viene fuori un
divertente zig-zag tra abeti carichi di neve e sculture naturali
che ci suggeriscono le cose piu' strane. Sbuchiamo nelle vicinanze
di Malga Zonta e da li' percorriamo la noiosa pista battuta che ci
riconduce al passo.
Complessivamente e' stata una bella giornata ed
un percorso ritenuto poco interessante si e' rivelato divertente e
pieno di sorprese.
Accesso
Da Rovereto (Autostrada del brennero) oppure dal termine della
Valdastico si raggiunge Folgaria e da qui per Passo Coe.