VADOPIANO - BIKE
Ovvero: PEDALO ANCORA PIU' PIANO
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La vecchia strada del Costo.

Note Scheda tecnica

Percorso: Caltrano - Cogollo - Vecchia Strada del Costo - P.te di Campiello - Val di Gevano - Strada del Cassero - Piazzale Granatieri - M.Cengio Costo (strada tagliafuoco) - Caltrano
Partenza: Caltrano (cimitero)
Distanza: 40 km
Dislivello salita totale: 1200 m ca
Grado di difficoltá: media (difficile la discesa)
Tempo di percorrenza Vadopiano: 4 ore.
Stagione piú favorevole: Primavera e Autunno.

Racconto

Lasciamo l'auto presso il cimitero di Caltrano (m.270).
Attraversiamo la rotonda del Costo in direzione Cogollo.
Dopo qualche km di riscaldamento si arriva a Cogollo (m.305). Si prende a dx la via del vecchio Costo.
In questo primo tratto asfaltato si superano numerosi tornanti. Poi prima che la strada si congiunga con la statale del Costo prendiamo a sx per la Vecchia Strada del Costo (m.530), risistemata di recente.
Il fondo sterrato e' ben tenuto e non produce difficolta' di pedalata
I tornanti si susseguono e un po' alla volta si guadagna quota fino a giungere ad una croce: un bel punto panoramico sulla Valdastico.
Si continua. Ad un certo punto si passa sotto una casa irraggiungibile dalla strada dove ci troviamo. In effetti e' una delle vecchie stazioni del Trenino del Costo. Infatti il vecchio tracciato corre a pochi metri sopra di noi e per un tratto continua parallelo alla ns strada.
Arrivati ad una brusca curva a sx (m.800) vediamo che a dx si stacca un sentiero che collegherebbe con suddetta ex ferrovia. Continuiamo invece per la forestale, piu' regolare, e passiamo qundi nell'altro versante della valle.
Si sale' su un fondo un po' piu' sconnesso. Ad un certo punto questa strada termina nel nulla. Bisogna prendere all'ultimo tornante um sentierino nel bosco indicato da un segnavia CAI (m.980).
Il tratto e' breve e se non si vuol rischiare una brutta scivolata nel ripido bosco si puo' procedere a piedi
Il sentiero sbuca in un'altra stradina che dopo alcune case ci porta al P.te di Campiello dove si raccordano anche la Statale e l'ex Trenino (m.925).
Restiamo a sx per una breve salita su fondo irregolare fino a raggiungere la strada asfaltata (m.1030) che sale a M.Cengio.
Al bivio successivo prendiamo a dx in Val di Gevano e si ritorna su sterrato superando delle casere.
Un pastore in fuoristrada ci domanda se abbiamo visto dei muli a spasso....
Ad un bivio teniamo la sx. fino a.... incontrare i suddetti muli.... vabbe' il pastore non si vede in giro. Continuiamo tenendo la dx fino al bivio che raccorda con la Strada del Cassero (asfaltata), che proviene da Tresche' Conca. Giriamo a sx in direzione di Forte Corbin.
Dopo un breve tratto in una fitta pineta si arriva a un simpatico passetto a m.1190. Si scende di poco e poi si prende subito a sx una carrareccia.
Una leggera discesa ci porta sotto a delle casette ristrutturate.
Qui inizia una salita con un paio di strappi impegnativi, fino a sbucare nel Piazzale dei Granatieri (m.1250).
Da qui è d'obbligo uno sguardo alla strapiombante Valdastico ed al famoso Salto del Granatiere.
Ci facciamo forza ed affrontiamo l'ultima fatica.
Prendiamo la stradina sassosa che sale verso la cima. Il fondo e molto smosso e la fatica si fa sentire.
Giunti all'ingresso della Galleria di Comando teniamo la destra e saliamo per la lunga scalinata (bici in spalla ovviamente).
Eccoci alla zona monumentale e alla cima (m.1354). Ora possiamo dire di essere "stanchini".
Il tempo non è una bellezza quindi dopo la solita sosta tecnica ci prepariamo alla discesa.
Tornati al piazzale del Granatiere proseguiamo dritti sulla strada asfaltata. Dopo una leggera salitella si scende al piazzale Principe di Piemonte (m.1286). Da qui velocemente alla statale. Scendiamo quindi lungo il Costo "nuovo" (cercando di non farci investire) solo pero' fino al primo tornante (m.795).
Da qui si stacca a sx una sterrata tagliafuoco che con leggeri saliscendi rimane in costa sotto il monte Pau'.
Si incrociano un paio di arditi sentieri che salgono all'omonima Bocchetta.
L'ultimo tratto e' un po' impegnativo. Inizia una decisa discesa su fondo ghiaioso molto instabile. Bisogna fare un po' di attenzione e usare i freni con dolcezza, appena li tocchi le ruote si bloccano e partono a loro piacimento.
Rimanendo sempre sul tracciato principale si superano alcune case fino a ritrovare l'asfalto per un ultima ripida rampa prima di arrivare sulla strada pricipale...
OCCHIO allo STOP !!
Si gira dx e dopo pochi metri si ritorna al parcheggio.







inizia la vecchia Strada
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La Croce
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Giornata uggiosa
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Breve sosta
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Attenzione ..,,
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il Sentiero di Arrocamento
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Croce di Cima
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