Lasciamo l'auto a San Rocco nel comodo parcheggio di fronte alla Casa degli Alpini.
L'idea e' quella di fare un po' di riscaldamento fino a Contra' Rossi.
Non si rivela una grande idea, da San Rocco a Rossi ci sono un paio di strappetti che a freddo non sono divertenti.
La strada del Novegno invece comincia con pendenze dolci fin da subito. Vabbe'.
Poi ci si mette il tempo: oggi ci fara' un brutto scherzo.
E' una splendida giornata di sole (come da previsioni) eccetto che per un meganuovolone che si posiziona proprio sopra il ns. caro Novegno.
Non facciamo a tempo a fare i primi tornanti che subito comincia una leggera pioggerella.
"Vabbe' cosa vuoi che sia, si sfoga un attimo e poi si apre"
Invece la pioggia insiste ed aumenta. Ci fermiamo al terzo tornante sotto dei pini e ci vestiamo aspettando che si attenui; infatti... comincia a grandinare.
Dopo un po' il freddo si fa sentire e appena la pioggia accenna a diminuire partiamo, tenendoci vicini agli alberi per lavarci meno.
Era una finta, dopo un po' il temporale riprende peggio di prima. Meno alberi ci sono piu' si fa violento. Nel bel mezzo di uno spiazzo aperto riprende anche a grandinare.
Ci sentiamo dei 'fantozzini' ma ormai siamo in ballo e continuiamo.
Per fortuna la bella pendenza della strada rimane costante e non ci costringe a ulteriore sforzi.
Pensiamo di fare una sosta a Malga Pianeti, invece quando ne siamo in prossimita' smette di piovere per cui proseguiamo; inutile raffreddarsi ulteriormente, meglio pedalare.
Usciamo dal bosco ed il nuovolone rimane minaccioso sopra le nostre teste.
Tutto intorno l'azzurro!
Almeno il bel panorama ci rincuora e ci gratifica.
Ormai siamo all'ultimo tornante; questo ultimo tratto di strada e' costeggiato da un bel muro di neve che non si e' ancora accorto che e' primavera (veramente nemmeno noi, bestia che freddo).
Finamente arriviamo a Busa Novegno. Il tempo sembra darci tregua per cui decidiamo di proseguire fino alla cima del M.Rione.
La mulattiera e' piu' irregolare e leggermente piu' pendente ma sempre agevole.
Man mano che si sale si puo' godere sempre meglio il panorama,
mentre dal fondo della Busa salgono i fischi di allarme delle marmotte.
La fatica ormai si fa sentire ma sappiamo che e' l'ultimo sforzo, ed ecco la cima.
Nel frattempo anche le montagne circostanti si sono coperte di nubi e si preparano altri temporali.
Il Pasubio e' completamente coperto, mentre spunta ancora la bella siluette del Cornetto. Ben visibile e' anche l'arco naturale del vicino Priafora'.
Dopo qualche foto di rito troviamo riparo sotto la tettoia a fianco della casetta-ristoro.
Intanto ci raggiunge un gruppetto di camminatori altrettanto temeari quanto umidi.
Tira vento e fa freddo per cui la sosta e' molto breve, giusto il tempo di mangirare qualcosa.
Non facciamo tempo a cominciare la discesa che riprende la pioggia: sottile ma fastidiosa.
Tornati al bivio della Busa proseguiamo a sx in direzione della Malga ma poi giriamo subito a dx verso l'altra strada forestale che scende a Cerbaro.
Almeno la discesa e' lunga e divertente, facendo attenzione al fondo sconnesso e umido.
Ritorniamo a San Rocco e ... ovviamente ... spunta il sole (M@#P@#C@#Z#@@CENSURA).
Accesso:
A31 Valdastico
uscita Thiene-Schio: Schio - S.Caterina - Contra' Rossi
o uscita Piovene: - Santorso - S.Rocco - Contra' Rossi
Note
