Percorso:
Arriviamo a Ponte Verde (m.901) in una fantastica giornata estiva. L'unico timore per la giornata è il caldo.
Partiamo con la solita calma e facciamo riscaldamento (su asfalto) fino a Passo Xomo (m.1058).
Da li fino a Bocchetta Campiglia (m.1216) siamo disturbati dal passaggio di qualche auto (.. cof cof .. 'sti diesel!)
Finalmente lo sterrato: una leggera discesa e poi al bivio su a sx cominciano le rampe.
Si procede con calma, lasciandoci tranquillamente sverniciare dai veri bikers.
Il fondo è meglio di come mi aspettavo e anche la pendenza è buona.
Peccato che siamo completamente in costa e ben presto ci troviamo cotti al sole.
Per fortuna ho la macchina fotografica, ottima scusa per qualche sosta strategica.
Bisogna salire la prima serie di tornanti prima di cominciare a sentire un po' di aria fresca.
La valle gira appena all'interno e subito si sente un po' di refigrerio.
Tornante dopo tornante si guadagna quota fino allo scollinamento (m.1763) dove finalmente si cambia versante.
Possiamo qui apprezzare la veduta che ci appare sulla strapiombante e selvaggia Val Sorapache.
Si procede in quota per un bel tratto con bei passaggi fra le rocce; poi dopo una curva ... ecco, la nostra meta, lassu': le Porte del Pasubio.
Sembra ormai vicina... ma l'apparenza inganna!
Questo bellissimo ma eterno rampone ci fa usare le ultime energie.
Arriviamo stanchi ma felici. Attraversiamo le "Porte" per dare un'occhiata in Val Canale,
ma da questa parte tutto e' avvolto dalla nebbia.
Il rifugio Papa, inoltre, e' super-affollato.
Torniamo quindi all'altro versante e ci accomodiamo sui prati al sole (ora ci piace molto che ci sia!).
Ci attende solo la lunga discesa per l'ardita Strada degli Eroi.
Le gallerie, avvolte dalla nebbia, sono ancor piu' suggestive.
Nel primo tratto, fino alla grande galleria Generale d'Havet, e' bene prestare molta attenzione:
non e' il caso di sbagliare una curva!
Usciamo da quest'ultima galleria e attendiamo un'istante: dopo poco la nebbia si dirada permettendoci un bellissimo sguardo sulla Vallarsa e sui Roccioni di Lora.
Ci lanciamo ora tranquilli per la bella discesa, facendo solo attenzione ai pulmini Bus che salgono dal Pian delle Fugazze.
Un ultimo veloce tratto d'asfalto ed eccoci di ritorno all'auto.
Uno sguardo in alto, la montagna si cela ancora dietro un velo di nubi.
Grazie Pasubio di questa giornata.