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Cornetto di Folgaria

Note Scheda tecnica
Percorso fattibile tutto l'anno ma d'inverno e' da evitare il periodo di apertura degli impianti sciistici.

Percorso:
Passo del Sommo - Roccolo - Cornetto m.2051 (and. e rit.) Partenza: Passo del Sommo m.1343
Dislivello massimo: 708 m
Grado di difficoltá: facile.
Tempo medio di percorrenza: 4-5 ore.
Stagione piú favorevole: vedi note

Racconto

Partiamo in una giornata grigia speranzosi che allontanandoci dalla pianura di trovare il sole. Arrivati al Passo del Sommo pero' la situazione non migliora. La temperatura e' intorno ai 2 gradi. Facciamo una sosta al bar per scaldarci lo "spirito".

Ci avviamo quindi lungo la dolce mulattiera, che inizia esattamenente al passo, e che si presenta con circa 40 cm. di neve. Nel primo tratto si sprofonda un po' ma poi, nelle zone in ombra dove la neve risulta compatta, si procede meglio.

Attraversiamo un bel bosco mentre deboli raggi di sole si fanno largo nella nebbia. Saliamo ancora fino a che sotto di noi non resta che un soffice manto bianco mentre le cime innevate risplendono sotto sole che si fa sempre piu' caldo.

Arriviamo alle piste da sci e ci godiamo il panorama dalla terrazza della baita posta all'arrivo della seggiovia. Per fortuna la stagione sciistica e' ancora lontana: la pace e' assoluta.

Cerchiamo di individuare la traccia che dovrebbe portarci alla baita Costila Paradiso. L'idea e' di fare un percorso a triangolo salendo al Cornetto da un lato per il sentiero 426 e poi scendere dall'altro per il 451. Pero' fra la neve e la pista non si capisce molto e gironzoliamo un po' a vuoto.

Alla fine decidiamo di salire normalmente lungo il lato della pista. Questo versante e' esposto a sud per cui la neve e' a chiazze; zigzaghiamo un po' vista la pendenza.

Il sole picchia bene: fa caldo!

Ogni tanto ci volgiamo indietro ad ammirare il panorama con il Pasubio che domina la scena.

A quota 1770 finisce la pista e si continua per una ripida stradina, ovviamente ben innevata. Saliamo di ca. 100 m. quando una tabella ci segnala che il sentiero si inoltra fra i mughi con evidente difficolta' di individuazione. Preferiamo rimanere sulla stradina in quanto la traccia e' ben visibile.

Quindi finiamo su un'altra pista che risaliamo fino all'arrivo dell'ultimo skilift. Da qui alla vetta sono pochi metri.

Lo spettacolo che ci appare ripaga della fatica fatta. Sotto di noi uno strapiombo mozzafiato conduce lo sguardo nella valle ancora immersa nella nebbia.

Oltre quel mare bianco ecco le cime innevate dell'Altopiano, dai Lagorai verso le Dolomiti (visibilissima l'inconfondibile parete sud della Marmolada) e le lontane Alpi Austriache. L'unico spicchio di orizzonte ci e' precluso dalle ripidi pareti del bellissimo Becco di Filadonna, proprio di fronte a noi.

E' tempo di rifocillarci e per questo approfittiamo della comoda panchetta appoggiata alla cabina dello skilift, al riparo dall'aria che incalza insistente. Si sta bene. abbiamo tutto il tempo per goderci questa fantastica giornata di sole.

Un po' di Controvoglia prendiamo la via del ritorno. La discesa e' velocissima: in breve siamo alla stradina. Vediamo che la pista scende ripida per poi ricollegarsi a quella da cui siamo saliti. Sfruttiamo la 'scorciatoia' e, visto che avanza tempo, lasciamo che la nostra esuberanza infantile abbia il sopravvento.

Rientriamo con calma alla 'base' non senza la classica birra di fine gita.










Nel bosco
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La stradina fra i mughi
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Foto ricordo
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I soliti bambinoni
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