Approfittiamo dell’ospitalità dell’amico F-Long e ci regaliamo un po’ di relax nella tranquilla Tresché Conca.
La mattina partendo da loc.Chiesa ci incamminiamo, con il nostro consueto passo “lento”, lungo la Strada del Cassero che sale verso Rifugio Corbin. Si preannuncia una giornata di nubi basse e scarsi panorami; per il momento solo qualche scorcio verso la Val d’Astico.
Un timido sole ci accompagna per un breve tratto, dopodiché entriamo nel bosco; questa zona è stata parzialmente risparmiata dalla devastazione totale del Vaia, ma ci sono parecchi alberi spezzati qua e là; scorgiamo un gruppo di caprioli a poca distanza dalla strada (ancora non c’è traccia di Facoceri Fucsia).
Sorpassato il Passo della Sgreva scendiamo di pochi metri per poi abbandonare la strada in prossimità della scritta sull’asfalto che indica a sx Monte Cengio. Una comoda forestale che taglia dolcemente la Val Silla risalendo fino al Piazzale dei Granatieri.
il Rifugio è aperto per cui ci pregustiamo l’idea di un lauto pasto a breve.
Ma prima è d’obbligo la visita alla zona storica lungo la cengia di arroccamento. Il percorso è molto interessante, ma è bene prestare attenzione.
La costante presenza di nubi basse ci impedisce le belle vedute che si godrebbero da questa cengia, però sono anche utili a chi soffre di vertigini. Si incontrano anche varie gallerie, alcune di queste a “torciglione” che risalgono all’interno della parete rocciosa.
Superiamo il famoso Salto del Granatiere ed imbocchiamo la lunga galleria Comando (illuminata) che sbocca nel piazzale “panoramico”, ma ahimé anche qui ci sono solo nuvole. Ancora un breve sforzo per salire, lungo il percorso monumentale, alla croce di vetta.
Torniamo al piazzale Granatieri questa volta per la facile strada e ci rifocilliamo al Rifugio.
Dopo pranzo decidiamo per la via del ritorno. Un fastidioso imprevisto “tecnico” ad un componente del gruppo ci consiglia di tornare lungo la strada principale; la nebbia si infittisce e un’aria gelida ci accompagna.
Giunti al bivio a quota 1078 abbandoniamo l’asfalto e ci infilamo nella bella val di Gevano, un vero gioiellino di pace; alcuni cavalli pascolano tranquilli nella bruma.
Nei pressi di Malga Ronchetto completiamo il nostro anello ed ormai siamo alla fine della nostra gita.
Il sole finalmente si concede per qualche minuto e ce lo godiamo su una comoda panchina.
Grazie ai compagni facoceri per la bella giornata.
Speriamo di ritornare presto sulle nostre amate montagne.
Traccia GPS
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