Quando l'amico Faclong lancia l'idea "andiamo a cima d'Asta" non sempre il gruppo facoceri risponde "presente" all'unanimità.
In effetti il percorso è faticoso e la forma fisica non sempre è all'altezza.
Ma il prode Barbafac non abbandona un capogita al suo destino......
Scherzi a parte, finalmente dopo molto tempo una bella mattina di settembre eccoci ad affrontare uno dei più bei percorsi escursionistici nel gruppo Lagorai / Cima d'Asta
Con l'auto saliamo da Pieve Tesino a Malga Sorgazza dove si parcheggia comodamente nell'ampio piazzale.(m.1440)
Si inizia la giornata con una buona fetta di torta alla malga per mettere "benzina" in corpo.
Iniziamo lungo la strada sterrata in costante salita che consente un buon riscaldamento fino alla stazione della Teleferica (m.1645).
Qui prendiamo a destra il bivio (sentiero 327 )
Il percorso si fa più tortuoso con qualche saliscendi e panoramici attraversamenti del fondo valle ricco d'acqua; ruscelli e rivoli si incrociano in un dedalo infinito fino a tuffarsi nel torrente Grigno. Uno scampanìo di mucche (per fortuna dall'altra parte del torrente...) ci accompagna nel silenzio circostante.
Alla base del Boalon si inizia a guadagnare decisamente quota con ripetuti ziz zag fino a quota 2000 m.
Di fronte a noi la spettacolare cascata sull'imponente sbalzo di roccia granitica, che separa il fondo valle dall'acrocoro sommitale. Le rade nuvole concedono uno scorcio sulle possenti pareti di Cima d'Asta.
Superato il Boalon, giunti alla sommita del primo balzo della cascata, eccoci al fatidico bivio (m.2131) che ci pone di fronte al solito dubbio amletico: LASTRONI SI , LASTRONI NO ? Con un classico pari/dispari si opta per il tranquillo, anche se più lungo, sentiero degli Asini (sent.327B). La fatica si fa sentire lo stesso, altri 350 m di dislivello da fare, ma è ricompensata dalla vista degli spettacolari bastioni di roccia che ci sovrastano.
A quota 2330 (circa ) ci riagganciamo al sentiero 327; ci attende l'ultimo sforzo fino al laghetto e poi al rifuguo Brentari (m.2476).
Il Lago di Cima d'Asta con la sua acqua cristallina, quel blu profondo , è sempre affascinante e misterioso.
La Cima nel frattempo ha già vestito il suo solito cappuccio di nuvole. La giornata comunque rimane gradevole con il sole che appare a tratti, ovviamente le temperature quassù sono belle fresche.
Al rifugio ci accomodiamo sulle panche esterne e ci rifocilliamo con un buon pasto e una birretta fresca. Prima di ripartire l'immancabile fetta di torta "per il ritorno".
Dopo la sosta rigenerante ci sentiamo più "temerari" e ci concediamo la variante dei Lastroni: una meraviglia! La fatica si fa sentire ed è meglio essere prudenti ad ogni passo, però la presa degli scarponi su questo favoloso granito permette di procedere in sicurezza.
Ora non resta che il lungo ritorno per il tortuoso e sassoso sentiero. Giunti al "pianoro" mi concedo un ultima sosta rinfrescante ad uno dei tanti ruscelli. Un pediluvio "cronometrato" rinfranca e ritonifica le stanche estremità non più abituate ad una lunga giornata dentro ad un paio di scarponi.
Rieccoci alla teleferica e alla forestale (a tratti cementata) fino all'auto.
Una bella giornata, che termina con un auspicio di ritrovarci presto a camminare in serenità e in compagnia.
Accesso: dalla SS Valsugana uscita Tesino - a Pieve Testino prendere a sx direzione Val Malene fino a Malga Sorgazza.
Traccia GPS
Salita
Lastroni